Mesolitico

La ricostruzione del sito del Mesolitico

 

MESOLITICO

Il Neanderthaliano, circa 35.000 anni fa, sparisce dall’Europa sostituito dall’Uomo moderno, chiamato “Homo sapiens sapiens”. Si apre un nuovo periodo con il Paleolitico Superiore, in corrispondenza di un periodo freddo. Questo Uomo è un cacciatore abilissimo, con un armamentario di strumenti di selce, di osso e di corno. Frequenta le grotte e in alcune di esse dipinge le pareti con figure di animali, con una maestria che meraviglia, mostrando grandi doti artistiche anche nelle sculture di “veneri” e animali.
Il Paleolitico superiore, assente sul Carso,  finisce 10.000 anni fa con la fine del periodo glaciale, in un momento di grandi crisi con il mutamento dei paesaggi e della fauna dei grossi mammiferi che migrano verso nord, obbligando i cacciatori a seguirli.
Quelli rimasti, acquistano una certa sedentarietà, frequentando le zone più favorevoli, quali le rive del mare, dei fiumi e dei laghi dove la caccia può essere integrata dalla raccolta di vegetali commestibili e da molluschi e pesci. Questo  periodo è detto Mesolitico e perdura circa sino ai 7500 anni da oggi. L’uomo ora ha disposizione una nuova arma ed è l’arco che gli permette di colpire le sue prede da maggiori distanze. E per armare le sue frecce egli lavora la selce creando punte e lamette a uncino tanto piccole da meritare il titolo di industrie microlitiche.
Al Mesolitico, apparso sull’altopiano carsico a partire dai 9500 anni fa, appartengono ben 18 stazioni, di cui 16 in grotta e 2 in ripari sotto roccia, ma singoli rinvenimenti indicano che innumerevoli erano i suoi bivacchi all’aperto. L’Uomo mesolitico praticava molto la raccolta di molluschi, dapprima terrestri e successivamente marini, quando il mare raggiunse l’attuale linea di costa. Dall’esame degli ungulati da lui cacciati si desume che gli animali erano stati uccisi dalla tarda primavera all’autunno e questo dato suggerisce l’ipotesi che era un cacciatore stagionale e frequentava il Carso nella bella stagione, svernando altrove.

 

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