Speleo aggredito da un orso – 06.04.2006

Brutta avventura di uno speleologo che viene aggredito da un orso

Il giovane croato voleva esplorare una grotta vicino al confine bosniaco senza accorgersi che era abitata

Speleologo stana per errore un’orsa: ferito al torace

Lo speleologo aggredito

Lo speleologo Tomislav Derda

FIUME. Aveva sentito parlare di una serie di anfratti ancora inesplorati o quasi e, staccandosi dal gruppo di colleghi, si era diretto verso le caverne, attratto da quell’ambiente ancora intatto e misterioso.
Lo speleologo è giunto all’imboccatura di una grotta e a quel punto è giunto il pericoloso imprevisto. L’incauto escursionista ha rischiato la vita. Un ringhiante orso adulto, uscito dalla cavità, si è avventato sullo speleologo, dandogli anche una zampata all’altezza del torace. Tomislav Derda, 23 anni, ha avuto la prontezza di spirito di reagire, gettandosi nella direzione da cui era arrivato e rotolandosi per una ventina di metri lungo una scarpata. E’ stato a quel punto che l’enorme plantigrado ha preferito lasciare perdere, tornandosene nella sua tana.
Avventura a lieto fine per il giovane appassionato di grotte e altre cavità naturali, che se l’è cavata con una ferita non molto profonda all’altezza del torace, «ricordo» della zampata, e poi tagli al capo, un labbro rotto ed ematomi vari, queste ultime tutte lesioni causate dalla precipitosa fuga nel burrone. L’episodio è avvenuto sulle alture di Rakovica (a settentrione di Fiume), nei pressi del confine con la Bosnia-Erzegovina, un’area ancora interessante per i ricercatori. Infatti un gruppo di speleologi aveva deciso di esplorare la zona, con Derda che imprudentemente si era allontanato dai più esperti colleghi.
«Non avrei mai immaginato che ci fosse un orso in quella grotta – ha dichiarato il giovane -: improvvisamente il suo “ringhiare” mi ha lacerato i timpani e in pratica ho abbracciato quella pelliccia, prima di gettarmi all’indietro. Ho avuto una paura tremenda, credo che se non fossi scappato mi avrebbe ucciso o ferito gravemente». Secondo un esperto di plantigradi, il professor Djuro Huber dell’Istituto di veterinaria a Zagabria, l’orso non ha attaccato lo speleologo, bensì ha difeso il suo territorio, sentendosi minacciato. Probabile che si trattasse di un esemplare femmina, con i cuccioli appresso. «Nonostante il pericoloso incontro ravvicinato – ha concluso Derda – continuerò a fare lo speleologo. Magari con un pizzico di prudenza in più». Non è la prima volta che in Croazia i plantigradi attaccano gli speleologi, incidenti che per fortuna non hanno avuto mai conseguenze tragiche.

Andrea Marsanich

Da “Il Piccolo” – 6 aprile 2006

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