Politici e stalattiti 1 – 06.05.2005

Il danneggiamento di una nuova cavità trovata durante gli scavi della galleria di Cattinara

Cattinara, consiglieri comunali in visita

Le stalattiti protette souvenir per politici

TRIESTE. Nel tunnel della Grande viabilità, a Cattinara, viene scoperta una nuova grotta. I consiglieri municipali componenti della Commissione Lavori pubblici del Comune di Trieste scendono nel sottosuolo per un sopralluogo e non trovano di meglio che fare incetta di stalattiti, staccando i souvenir direttamente dalla volta della cavità carsica. Peccato che le formazioni calcaree, per la cui formazione sono necessari secoli e secoli, siano un bene naturale protetto dalla legge.


Pietro Spirito a pagina 15 Foto: il sopralluogo in grotta.



I componenti della commissione consiliare comunale in visita alla grotta scoperta dai lavori per la Grande viabilità incappano in un infrazione

Cattinara, i politici staccano le stalattiti protette

Una legge regionale tutela il patrimonio speleo. La scusa: «Abbiamo preso solo un ricordino»

«È solo un ricordino, tanto la grotta verrà chiusa…». È stata più o meno questa la scusa accampata dai consiglieri della IV Commissione comunale Lavori pubblici dopo aver staccato diverse stalattiti dal soffitto della piccola grotta da poco scoperta dentro la seconda galleria della superstrada, alcune centinaia di metri più avanti dal punto in cui si apre l'ingresso della Grotta Impossibile, una delle più grandi e vaste del Carso mai scoperte e tutt'ora in corso di esplorazione.
In barba alle leggi e alle norme di salvaguardia ambientale, prima fra tutte la legge regionale per la tutela del patrimonio speleologico che prevede norme dirette «ad evitare la distruzione, l'ostruzione, il danneggiamento, il deterioramento e il deturparmento delle cavità naturali della regione», i consiglieri – quasi tutti – al termine de! sopralluogo nelle gallerie scavate dalla società Collini, di fronte allo spettacolo della piccola caverna venuta alla luce durante gli scavi non hanno esitato ad arrampicarsi e a staccare dal soffitto concrezioni che la natura ha impiegato decine di migliaia di anni per completare.


I consiglieri comunali con i loro “trofei”. Si riconoscono in primo piano il forzista Maurizio Marzi e Alberto Russignan (Cittadini). Alle spalle di Russignan, il presidente della commissione, l'An Michele Lobianco. (Bruni)

La cavità, va detto, si presenta già molto danneggiata dall'esplosione che l'ha fatta scoprire. Ma il soffitto, ricchissimo di formazioni calcaree, conserva ancora diverse stalattiti. O meglio conservava, prima che i consiglieri si dessero alla caccia al souvenir, per altro sotto gli occhi di giornalisti e fotografi.
«Staccare concrezioni dalle grotte è contro la legge e, a quanto ne so, può essere gesto sanzionabile dalla Soprintendenza», dice Franco Cucchi, del Dipartimento di geologia dell'Università di Trieste, responsabile delle attività di ricerca speleologica nell'ambito dei lavori della superstrada. Ogni volta che lo scavo intercetta una cavità naturale Cucchi interviene per stabilire tempi e modi di esplorazione e per valutare la tutela dell'ipogeo. «Questa nuova cavità non l'ho ancora vista – afferma Cucchi – e, devo dire, mi dispiace molto che siano state staccate delle concrezioni prima di ogni valutazione scientifica: non è affatto detto che la cavità verrà chiusa, e comunque anche se lo fosse è un bene patrimoniale che viene registrato al catasto e che nessuno ha il diritto di rovinare».
Tra i più attivi nel darsi da fare con i souvenir, a sorpresa, il consigliere dei Cittadini Alberto Russignan, peraltro noto per essere da anni un ambientalista incorruttibile. Non tutti i consiglieri hanno materialmente staccato le stalattiti, chi non ha partecipato all'«estrazione» ha comunque accettato un ricordino della bella gita sotterranea.

Pietro Spirito



Verifiche sulla mensa e sugli alloggi degli operai. I responsabili del cantiere: «È tutto a posto»

Già scavati 1400 metri di gallerie

È iniziata con un intervento del consigliere diessino Fabio Omero a proposito di una recente ispezione della Medicina del lavoro nel villaggio del cantiere Collini, la nuova visita della quarta Commissione Lavori pubblici del Comune agli scavi delle gallerie della superstrada. Guidati dal presidente Michele Lobianco (An) i consiglieri della commissione -Salvatore Porro (An), Maurizio Marzi (Fi), Alberto Russignan (Cittadini), Luciano Kakovic (Ulivo), Silvana Moro (Ulivo), Claudio Frommel (Fi), Paolo Di Torà (Pi), Andrea Vatta (Fi), Maurizio Ferrarese (Udc) – hanno calzato casco, stivali e giubbotti di sicurezza, e guidati dai responsabili della Collini, fra cui Paolo Spangaro, il geometra Umberto Avelline nonché dal direttore del progetto Grande viabilità del Comune, Enrico Cortese, sono entrati nelle gallerie, che hanno ormai raggiunto quota 1400 metri nel ventre dell'altopiano.
Ma prima, appunto, l'intervento di Omero, che ha chiesto spiegazioni sui rilievi fatti dalla Medicina del lavoro a proposito della mensa del villaggio e di alcuni alloggi. Il villaggio – base di tutto il cantiere Collini – ospita su un'area di un ettaro e mezzo quattro baracche-dormitorio, nove box-dormitorio, più i box degli uffici, i magazzini, la mensa e un presidio infermieristico. Da ospitalità a 150 persone fra operai e tecnici, mentre la mensa ha 230 posti. Nel corso di una recente ispezione del personale della Medicina del lavoro (Azienda sanitaria) e dell'Ufficio d'igiene, ha detto Omero, sono state evidenziate anomalie sulla mensa e gli alloggi. La questione era stata sollevata nel corso di un'assemblea dei lavoratori e fatta propria dai sindacati Cgil e Uil che avevano chiesto i controlli. «Sono stati appunti di dettaglio sulla sistemazione di alcune stanze e su un impianto della mensa», hanno risposto i responsabili della Collini, che hanno assicurato l'osservanza delle prescrizioni entro i termini previsti. «Del resto – ha osservato Lobianco – questo è uno dei migliori cantieri d'Italia, se non il migliore».


La visita è proseguita nella galleria di sinistra, dove si sta ancora lavorando al superamento di un ostacolo geologico a 200 metri dall'entrata che ha costretto i tecnici a by-passare il punto proseguendo oltre gli scavi. Il gruppo si è poi spostato nella seconda galleria. Qui un paio di settimane fa lo scavo ha incrociato la nuova piccola grotta presa letteralmente d'assalto dai consiglieri della Commissione a caccia di souvenir. In quanto all'altra cavità, la Grotta Impossibile con la sua gigantesca caverna, Cortese ha annunciato che l'entrata sarà munita di un'apposita apertura mentre saranno presto sistemate scale di metallo per permettere una più agevole discesa agli esploratori.

p.s.

Da “Il Piccolo” – 6 maggio 2005

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