Speleografia – 03.09.2005

Mostra fotografica del CAT sui rapporti tra grafica e la speleologia

Si inaugura oggi a Palazzo Costami la mostra “Speleografia”

Speleologia, una storia grafica

Le tappe del rapporto con il mondo sotterraneo ripercorse attraverso l'evoluzione della scrittura

Oggi alle 18.30 nella sala di Palazzo Costanzi, in piazza Piccola 2, verrà inaugurata la mostra “Speleografia: la storia della speleologia attraverso l'evoluzione della comunicazione grafica”.
La rassegna è promossa dal Comune, assessorato alla Cultura e allo sport, in collaborazione con il Club alpinistico triestino.
La mostra ripercorre le tappe della storia dell'uomo e il suo rapporto con il mondo sotterraneo (grotte, ipogei artificiali), prendendo come filo conduttore l'evoluzione della scrittura e delle testimonianze grafiche (scritture rupestri in grotta, caverne a uso di culto, funerario, militare, abitativo), che hanno caratterizzato la storia dell'umanità e, nel caso specifico, anche della speleologia.
Per raggiungere lo scopo, sono state individuate una serie di testimonianze scritte che, unitamente al materiale storico, portano a una facile interpretazione del tema trattato.
La mostra inizia da una prima lettura della vita sulla Terra attraverso alcuni resti fossili animali e forme vegetali, che hanno popolato il mondo in epoca preistorica, completati da alcuni calchi di resti umani (lo scheletro di Lucy, il cranio dell'Australopiteco afarensis e quello del boisiei) e da fedeli riproduzioni su lastre di arenaria di famose pitture rupestri.
Accanto a questi reperti, si potrà osservare anche il calco del cranio dell'Ursus spelaeus.
Si prosegue, poi, attraverso i sumeri, i babilonesi, gli egiziani, gli etruschi e i romani per arrivare al Medioevo con le sue fantastiche interpretazioni grafiche delle grotte e dei loro immaginari abitatori.
Infine, con l'esposizione di libri, incisioni, clichés e caratteri di piombo, si giunge alla nascita della stampa a caratteri mobili e, per finire, alla stampa moderna con macchine e materiali usati per l'offset e per la prima fotocomposizione.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 25 settembre, con orario feriale e festivo dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.

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