Grotta degli Orsi – 1

Grotta degli Orsi – 1

LA CAVERNA DEGLI ORSI MONTE CARSO

La Caverna degli Orsi è una tipica tana di orsi delle caverne, che la usarono per lungo tempo per trascorrervi il letargo invernale.
Per brevi periodi, in assenza degli orsi, vi si ripararono temporaneamente piccole bande di cacciatori neandertaliani.
Il suo aspetto più interessante è il pavimento, conservatosi immutato nel tempo dopo che la caverna fu definitivamente chiusa da un ghiaione che da tempo si andava accumulando di fronte al suo ingresso. Su questo pavimento, non ricoperto da altri sedimenti, si sono conservati i “nidi”, piccole depressioni scavate dagli orsi che vi si coricavano durante l’ibernazione, inoltre su tutta la superficie sono sparsi ossi di orso; sulle pareti della grotta vi sono numerosi graffi ed aree lucidate dallo sfregare delle pellicce.
Scavi archeologici condotti dal Dipartimento di Scienze archeologiche dell’Università di Pisa hanno posto in luce una sequenza di circa 4 m di spessore; indagini interdisciplinari indicano che questa si formò tra la fine dell’ultimo interglaciale ed il primo Pleniglaciale würmiano (cioè tra circa 100’000 e 50’000 anni fa). Lungo tutto questo spessore sono presenti resti di orso; nella parte bassa, che rappresenta il periodo caldo interglaciale, sono presenti anche capriolo e daino, mentre in quella superiore si rinvengono alce, stambecco, lupo e leopardo.
Le tracce del passaggio dell’uomo di Neandertal sono presenti in alcuni livelli della sequenza. Sono stati rinvenuti strumenti in selce scheggiata secondo le tecniche levallois e discoide, tipiche della cultura musteriana. La provenienza della materia prima dei manufatti, estremamente varia, ed il tipo di reperti rinvenuti suggerisce che piccoli gruppi di cacciatori molto mobili utilizzassero sporadicamente la grotta per brevi soste.
Va posto in evidenza che gli ossi di orso non presentano mai tracce di frammentazione intenzionale o di altri trattamenti causate dall’uomo, dimostrando così che questo animale non era attivamente cacciato dallo Homo neanderthalensis; è verosimile invece che, come oggi, uomini ed orsi si evitassero con cura ed usassero la grotta unicamente in assenza dell’altro concorrente.

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