Crimea – Parte prima



PRIMA SPEDIZIONE SPELEOLOGICA ITALIANA IN CRIMEA 1989.

La spedizione CRIMEA 89 si è svolta dal 12 al 30 maggio in collaborazione con il gruppo Cecoslovacco Orcus di Bohumin, grazie al quale è stato possibile ottenere dalle autorità Russe l’autorizzazione a visitare la Crimea, zona militare non accessibile agli stranieri. Durante la permanenza vi è stato il costante affiancamento degli speleologi locali del Sinferopol Speleological Club.
La spedizione era composta da sette soci del Gruppo Speleologico San Giusto ed aveva lo scopo di osservare il territorio carsico della Crimea, prendendo conoscenza della struttura geomorfologica degli altipiani carsici detti  Jajly, visitare le maggiori cavità prelevando campionature di rocce ed avviare contatti con i componenti del gruppo che ci aveva invitati, per verificare i loro sistemi di progressione e per gettare le basi di possibili future spedizioni sia in Crimea che in Caucaso.




L'individuazione delle aree carsiche in viola nella carta superiore.







IL CARSO DELLA CRIMEA.

Il sistema montuoso della Crimea si sviluppa esclusivamente nella parte meridionale della penisola ed è formato da un' anticlinale che costituisce la naturale prosecuzione della catena montuosa Caucasica.
Il Carso della Crimea è formato da una serie di piattaforme carbonatiche, dette Jajly o altopiani, separate fra di loro da profonde vallate con scoscesi pendii spesso a strapiombo, che si uniscono in lunghi canyon.
I più famosi altopiani sono i seguenti: Demerdzi, Karabi, Aj-Petri, Catyr-Dag e quello di Dolgorukovskoje. L'estensione complessiva dell'area carsica è di circa 300 chilometri quadrati. Nella regione occidentale le catene degli Jajly sono monolitiche mentre in quella orientale si spezzano in più o meno atipici massicci carsici piatti. Gli Jajly a meridione digradano rapidamente nel Mar Nero formando suggestive baie con enormi faraglioni e rocce a picco.










La grotta KRASNAJA PESCERA (Grotta Rossa) meglio conosciuta con il nome tartaro KIZIL-KOBA, lunga 13 chilometri e profonda 135 metri, ubicata sull'altopiano di Dolgorukoskoje (la grotta nel calcare più lunga della Russia).

La grotta Kizil-Koba è attraversata dal fiume Krasnopescernaja con una portata media di 0,15 metri cubi al secondo, e una temperatura di 6 gradi centigradi.












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