Museo della preistoria nella Grotta Nera – 18.08.2006

Presentazione del museo della Preistoria che il GSSG ha realizzato nella Grotta Nera della Particella Sperimentale del Bosco Bazzoni a Basovizza (TS)

BASOVIZZA. Geologia, botanica e fauna i principali nuclei tematici dell’allestimento

Museo della preistoria nella Grotta Nera

Struttura unica in Europa, sarà visitabile a partire da settembre

 

Nell’area del Paleolitico anche la ricostruzione dell’uomo di Neandertal. All’esterno uno stagno realizzato secondo i dettami del Museo di Storia naturale

 

Le scale metalliche e, in primo piano, un manichino (Lasorte)

BASOVIZZA. È unico in Europa e sarà visitabile a partire da settembre. Si tratta del museo sulla preistoria allestito nella Grotta Nera di Basovizza. Tutto, dalla progettazione alla realizzazione, è stato studiato nei minimi dettagli per dare al visitatore l’impressione di trovarsi effettivamente all’interno di un contesto preistorico. E l’ambiente è stato rispettato al massimo.
Capita spesso di visitare caverne che al loro interno ospitano ricostruzioni di ambienti o di animali preistorici. Ma il caso della Grotta Nera è un’eccezione: non si ha l’impressione di stare di fronte a qualcosa di fìttizio.
Il metodo di ricostruzione che è stato scelto rientra infatti nelle tecniche dell’architettura sperimentale: oggetti e strutture sono stati costruiti usando metodi antichi e materiali selezionati. A condurre gli studi sugli allestimenti preistorici sono stati Dante Cannarella, Pino Sfregola e Boschian, mentre la parte architettonica è stata seguita e progettata da Maurizio Anselmi della Soprintendenza ai beni culturali.
La struttura è completamente reversibile, perché è semplicemente appoggiata sull’ambiente, sfruttando il deposito di riempimento. «Il costo per la realizzazione del progetto si aggira sui 120 mila euro ma non è eccessivo se si pensa che tutti i lavori sono stati fatti nella grotta», spiega Anselmi.
Ma chi saranno i principali fruitori di questa mostra? Il museo ha finalità didattiche e sarà visitabile su prenotazione dalle scuole o da altri gruppi che ne faranno richiesta. I visitatori saranno stimolati a confrontarsi con quattro nuclei tematici diversi: la preistoria, la geologia, la botanica e la fauna.
«Entreranno a gruppi, al massimo di 20 persone. Abbiamo già provveduto all’acquisto di caschetti per garantire la massima sicurezza», puntualizza Pino Sfregola.
Il primo tratto della grotta presenta una struttura musealizzata, accessibile anche ai disabili. I gradini, che permettono di avanzare lungo il percorso, sono illuminati da dispositivi di sicurezza.
La guida che fornirà le spiegazioni illuminerà di volta in volta un ambiente diverso, in modo da attirare l’attenzione sulla ricostruzione puntuale dei dettagli. Si è pensato a una mescolanza di tecniche speleologiche e cinematografiche.
Gli ambienti sono quattro: il Paleolitico inferiore, quello superiore, il Mesolitico e il Neolitico. Utensili e armi sono interamente realizzati in materiali naturali come la pietra, il corno e l’argilla.
Nel nucleo dedicato al Paleolitico superiore c’è anche la ricostruzione dell’uomo di Neandertal: «La presenza dell’uomo – spiega Sfregola – è inserita in questo contesto perché solo di questo periodo abbiamo delle certezze sulla morfologia».
La seconda parte della visita è dedicata al fenomeno del carsismo. Una piccola stazione delimitata da parapetti conclude il percorso e permette ai visitatori di osservare il pozzo che si sviluppa sotto i loro piedi. «È probabile che verranno allestiti dei manichini per dare un’idea delle tecniche spele-ologiche», puntualizza Anselmi.
Ma la visita non si conclude qui. La Grotta Nera è situata nel cuore del Bosco Bazzoni, dove in sinergia con l’opera della Forestale, si stanno concludendo i lavori per la realizzazione di uno stagno.
I criteri sono stati dettati dal Museo di Storia naturale: sono previsti due invasi per permettere l’insediamento di specie diverse. A intersecare il diametro dello stagno c’è un enorme tronco, appartenuto al primo albero piantato nel bosco.

 

La ricostruzione di un insediamento preistorico all’interno della Grotta Nera. La cavità è diventata il primo museo del genere situato in un ipogeo naturale a livello europeo (Lasorte)

Sara Kapelj

Da “Il Piccolo” – 18 agosto 2006

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