Esplorazioni del 2005 – la svolta

Le esplorazioni individuano “La strada”; la grotta si concede; pozzi, meandri e gallerie.E’ Gabomba

Anno 2005
 
Profondità:  43 m
Sviluppo:   213 m
Una grotta dal punto di vista morfologico complicata e interessante. Ora abbiamo un quadro d’insieme e si riesce a capire che si viaggia su un dedalo di meandri che sembrano incrociarsi sotto alla sala finale sì c’è una bella sala impostata su una frattura con tanto di risalita e pozzetto che conduce ad un altro meandro, o sempre quello che si diverte a scomparire, sprofondare per poi ritornare sul nostro cammino, si era infilato Mauro e poi Stefano (er romanaccio) nell’ultima parte più stretta  ma quest’ultimo non sembrava molto entusiasta e l’aria poi si faceva desiderare.

 

Li abbiamo percorsi fin dove era possibile, belli, levigati. Sono stati campionati anche dei sedimenti e analizzati presso l’Università di Trieste, i risultati verranno presto pubblicati in un articolo.


Febbraio 2005

“…allora come va? Andate in grotta?”
“Ah, buongiorno signora, sì siamo con Marino, possiamo lasciare l’auto qua sotto alla sua finestra?”, “Fate pure, non vi preoccupate, se siete amici suoi, non c’è problema! Quando tornate suonatemi che vi offro un caffè!
…sapevate che qui le grotte sono quasi sacre? si pensa che grazie a questi grandi buchi misteriosi il terremoto del ’76 non ha fatto tanti danni! Però ogni tanto a qualche contadino sparivano gli arnesi e alla moglie qualche pentola erano sicuri che c’era qualcuno sotto che li prendeva!”.
…il caffè era buono, vicino allo spargher…
La grotta va verso ovest, via da Villanova, verso il bosco, verso la risorgiva della Vedronza. Uno studio idrogeologico con un tracciamento delle acque di percolazione per verificare o meno il collegamento delle due, è il prossimo lavoro da fare.
Si andrà avanti? Certo che sì. Alla base dello scivolo che porta alla sala finale, si intravede un approfondimento del meandro, stimato 10m; esce molta aria. Bisogna iniziare uno scavo.

 

 

 

Il rilievo

 


Il rilievo in 3D

 

 

. . . come arrivare


Vi terrò aggiornati sull’evoluzione della vicenda, intanto guardatevi le foto, non sono un gran che, motivo in più per vedere la grotta di persona.

Grazie Marino per averci creduto, e grazie a tutti i soci che hanno collaborato in modo diverso alle esplorazioni. Grazie anche agli amici Lucia Braida, Gianni Cergol, Alberto Treppo, Paola Fanesi e Stefano DeSantis per il loro contributo esplorativo.

Clarissa Brun

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