Puliamo il Mondo 2006 – 26.09.2006

Il resoconto dell’iniziativa. I partecipanti e i risultati ottenuti

DUINO AURISINA Recupero e riutilizzazione dei rifiuti

Due grotte e due doline pulite da 40 volontari

DUINO Oltre quaranta i volontari che domenica scorsa, a Duino Aurisina, hanno partecipato all’iniziativa «Puliamo il mondo e puliamo il buio», volta a migliorare piccoli pezzi di ambiente resi inutilizzabili dalle immondizie. Iniziativa internazionale che a Duino Aurisina ha visto un programma ambizioso: la pulizia di due grotte e di due piccole doline tra Duino e San Pelagio.
I quaranta volontari della Federazione speleologica triestina, i gruppi locali del Flondar, Grmada, e San Giusto, supportati dai mezzi e dai volontari della protezione civile del Comune di Duino Aurisina hanno lavorato tutta la domenica, e buona parte del lavoro è stata realizzata nella grotta di Duino: «La Caverna NE di Duino, è una bella cavità in parte naturale e in parte rinforzata durante la seconda guerra mondiale e utilizzata come deposito di viveri o forse, viste le dimensioni delle barriere antischegge, come deposito di munizioni – ha spiegato il presidente della Federazione speleologica triestina Furio Premiani – la grotta ha due entrate, una delle quali risultava completamente ostruita dai rifiuti di ogni genere, pneumatici, pentole, bottiglie, vasellame, mattoni, piastrelle e tanto altro».
«Mi ricordo che quando ero bambino, venivamo a giocare in questa grotta, facevamo scoppiare dei petardi e ci nascondevamo per veder accorrere la gente – ha commentato il Sindaco Ret – è bello sapere che la grotta sarà nuovamente agibile».
Nelle vicinanze sono state pulite le due micro-doline che nel corso della giornata si sono rilevate delle vere e proprie discariche a cielo aperto. I volontari hanno scavato le due doline di Duino per circa due metri, a mani nude e con l’ausilio di alcuni rastrelli e forche, raccogliendo i rifiuti, e operando una prima grossolana suddivisione dei rifiuti, che venivano poi passati ai colleghi addetti allo smistamento e alla raccolta differenziata. Un lavoro nel lavoro, che non consiste solo nella pulizia del Carso ma anche nel recupero dei rifiuti attraverso la cernita, la selezione manuale e il successivo avvio agli impianti di riciclaggio, in particolar modo per il ferro e il vetro. Il bilancio a fine giornata parla da solo: una collina di 50 metri cubi di rifiuti.

Da “Il Piccolo” – 26 settembre 2006

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