Discarica in grotta – 27.09.2007

Il ritrovamento di una discarica abusiva in una grotta del Carso

Rifiuti di tutti i tipi rinvenuti dalla Forestale di Duino nella cavità situata a poca distanza dal valico confinario

Discarica nella Grotta del cimitero
L’assessore Humar: «Faremo intervenire gli speleologi o ditte specializzate»
Sul fondo copertoni, uno scaldabagno, ferri arrugginiti e pure un motorino


 Materiali vari sul fondo della grotta     Lo scheletro di uno scooter dentro la cavità

DUINO AURISINA. Copertoni, cestelli di lavatrici, ferri arrugginiti, un vecchio scaldabagno, una stufa e addirittura la carcassa di un motorino. Sono solo alcuni dei rifiuti che gli uomini della Forestale di Duino hanno individuato sul fondo di una grotta, vicino al cimitero austriaco, nella zona di San Pelagio, poco lontano dal valico di confine. Una grotta tra l’altro numerata e riconosciuta dal Cai che, a causa dell’inciviltà di qualcuno, da paradiso per gli speleologi si è trasformata in una sorta di discarica abusiva.
Dopo aver fatto l’amara scoperta, i forestali hanno segnalato la situazione di degrado all’amministrazione comunale, che ora sta definendo le modalità dell’intervento di pulizia. «Per operazioni di questo tipo -spiega l’assessore al Territorio, Andrea Humar – in genere ci rivolgiamo alla Protezione civile che entra in azione con i suoi volontari. Nel caso della grotta di San Pelagio (conosciuta dagli esperti dei sentieri del Carso con il nome di «grotta del cimitero militare», ndr), la situazione però è diversa. I rifiuti — fa notare Humar — si trovano sotto terra a una profondità almeno di quindici-venti metri. Per chi non ha la preparazione e le competenze adatte è troppo pericoloso scendere per recuperare le immondizie. Ecco perché stiamo sondando la disponibilità dei gruppi speleologici di Trieste. Nel caso in cui loro non potessero intervenire, abbiamo previsto anche una seconda opzione: affidarci a una di quelle ditte edili che dispongono di personale specializzato in grado di con le tecniche dei rocciatori».
Ancora da definire, quindi, i tempi dell’intervento di pulizia. «Qualora però i gruppi speleologici garantissero la loro disponibilità -conclude Humar – potremmo iniziare le operazioni nel giro di qualche settimana e risolvere così quella situazione annosa».
Basta guardare lo stato di conservazione dei rifiuti, infatti, per rendersi conto che si trovano sul fondo della grotta da diversi anni. Gli uomini della Forestale li hanno scoperti a seguito di una serie di controlli nella zona vicina al cimitero, area non nuova ad episodi di abusivismo.
In passato, vicino al cimitero austriaco, per esempio, erano sorti alcuni manufatti non in regola. Qualcuno, senza richiedere il benché minimo permesso, aveva elevato muretti a secco ricavando così una sorta di recinto all’interno del quale sistemare delle roulotte.
Più di recente si erano accesi i riflettori sull’allevamento di pastori del Caucaso creato da una famiglia sul fondo in una dolina di San Pelagio. Erano infatti partite delle indagini per verificare la fondatezza delle accuse di maltrattamento ai cani, mosse appunto agli allevatori.
È stato proprio nel corso delle verifiche legate a quella vicenda che gli uomini della Forestale di Duino si sono imbattuti nella sporcizia accumulata sul fondo della «grotta del cimitero militare».
Un caso peraltro non isolato. Negli ultimi mesi, infatti, l’attività di verifica sul territorio è stata intensificata e ha portato a numerose segnalazioni inviate sia al Comune di Duino Aurisina sia a quello di Sgonico.

m.r.

Da “Il Piccolo” – 27 settembre 2007

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