Gli inizi – Parte prima
Le foto storiche: gli inizi del Gruppo, le prime esplorazioni, la vita e lo spirito degli Anni Cinquanta e Sessanta
Alcuni amici iniziarono ad andare in grotta così per stare insieme, per condividere l’amore per la natura e tramite la coesione del gruppo superare la paura del buio e dell’ignoto. Decisero di evolversi dando vita a qualcosa di più stabile, e mediante l’organizzazione del sodalizio affrontare esplorazioni sempre più impegnative. Alcuni di essi non sono più fra noi, ma la loro forse spensierata iniziativa non è morta, ed anzi è sopravvissuta fino ad oggi. Ringraziamo gli amici di allora ancora vicini a noi e quelli che ci hanno lasciato. Con questa galleria di ricordi conserviamo e confermiamo la nostra tradizione.
I soci fondatori:
– Sidoti Tullio
– Dini Alberto
– Addis Mario
– Panfili Luciano
– Sterri Gianni
– Fachin Gianfranco
– Agostini Franco
Le sedi sociali:
Vicolo del Castagneto
Corso Cavour
Via Diaz
Via Mazzini, 47
Via Aleardi, 7
Via S.Spiridione, 1
Via Udine, 34
I presidenti che hanno guidato il Gruppo Speleologico San Giusto:
– Sidoti Tullio
– Visintini Valdemaro
– Volcic Giuseppe
– Tarabocchia Giorgio
– Premiani Furio
Marcossina esterno della Grotta del Fumo 1959. Alberto Dini, Giuliano Righi, Valdemaro Visintini, Tullio Sidoti, Pierpaolo Cati, Lucio Saetti.
Foto ricordo all’interno della Grotta del Fumo di Marcossina
Fine gita in trattoria…come si usava. Fine anni ’50
Trattoria Stazione di Aurisina “da zia”. Primi anni ‘60. Lino Liberio, Ilario Passagnoli, Mario Grassi e Carlo Rossetti
Per le gite più lunghe venivano impiegati i camion militari
Esterno della Grotta delle Torri di Slivia, 1965. In piedi Giorgio Tarabocchia, Bruno Vivian (con la cassetta del pronto soccorso), Angelo Zorn, Carlo Rossetti, Mario Tedisco
La corda rotta del “volo” alle Torri di Slivia di Mario Grassi, 1967.
A causa della rottura della corda Grassi fece un volo spaventoso di 15 metri, rimanendo miracolosamente illeso. I compagni raccontano di averlo visto rimbalzare come se fosse di gomma, e poi rialzarsi incolume, anche se un pò scosso.
Chi conosce il pozzo delle Torri di Slivia, può immaginare l’impressione che ha destato nei compagni assistere impotenti alla caduta dell’amico nel vuoto
Grotta delle 3 Querce. 1966. Edoardo Clemente, Ettore di Luca, Mario Grassi, Giorgio Tarabocchia con la figlia Patrizia
Grotta delle Tre Querce 1967: Romano Job, Ennio Mersan, Fulvio Zidarich
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